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Indonesia

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In questa guida turistica dell’Indonesia scoprirai quali sport, avventure ed esperienze uniche ti aspettano in questa destinazione caratterizzata da una natura meravigliosa.

L’Indonesia si trova nella zona sud-orientale dell’Asia ed è composta da 17.508 isole.

Le isole dell’arcipelago indonesiano si estendono per quasi 5000 km dal continente asiatico all’Oceano Pacifico e sono abitate da 300 gruppi etnici con culture distinte, tra cui cinesi e indiani, colonizzatori europei, missionari, avventurieri, compagnie minerarie, viaggiatori e turisti.

Sport e avventure

Ecco le attività sportive assolutamente da provare

Nella pagina Sport trovi le schede tecniche delle attività sportive.

Lasciati ispirare e poi contattami per disegnare il tuo itinerario personalizzato. Ti preparerò un programma di viaggio in loco che rispecchi i tuoi desideri e la tua voglia di avventura.

Immersioni: la vita subacquea e l’ecosistema del tutto particolare dell’Indonesia, ne fanno una delle migliori destinazioni al mondo per le immersioni. Raja Ampat ospita alcune delle barriere coralline più incontaminate dell’Indonesia; alle Molucche si possono vedere coralli, squali leopardo, aquile di mare, tartarughe e dugonghi, branchi di barracuda e jackfish; a Bunaken non è raro avvistare squali pinna nera e bianca, aquile di mare, pesci napoleone, Nautilus ed enormi tridacne; nel parco nazionale di Komodo si possono avvistare mante giganti, polpi dagli anelli blu, i pesci luna, i cavallucci marini pigmei e, occasionalmente, il pacifico squalo balena; e poi sono migliaia di altri spot dove immergersi sarà un’esperienza indimenticabile.

 

Trekking e bike: ascesa al Monte Rijani, i sentieri nell’isola di Komodo, l’alba sul Monte Batur a Bali, i vulcani, la foresta, …sono solo alcuni dei più bei percorsi da fare a piedi o in bike in Indonesia, per la loro straordinaria bellezza ma anche per l’unicità che questi luoghi rappresentano.

 

SUP, Kayak e canoa: ti consiglio le isole di Raja Ampat, dove si pagaia tra formazioni carsiche e lagune; Bali, con le sue belle spiagge incontaminate; la zona del Parco Nazionale di Komodo dove avrai la possibilità di vedere i famosi draghi di Komodo da vicino; per gli appassionati di acqua bianca c’è il fiume Asahan, lungo 150 km con belle rapide e alti volumi d’acqua, soprattutto all’inizio della stagione secca.

 

Arrampicata: in Indonesia ci sono diverse rocce per divertirsi ad arrampicare, adattea tutti i livelli di difficoltà.

 

Surf, windsurf, kitesurf: l’Indonesia è una delle destinazioni più popolari per il surf, grazie alle sue onde, ma è possibile trovare punti piatti anche qui: le isole di Bali, Lombok, Sumbawa, Sumatra e Sulawesi, sono le mete più famose per il kiting.

 

Rafting: è una delle attività più popolari a Bali e permette di scoprire un paesaggio meraviglioso lontano da strade, auto e traffico. Il rafting a Bali è considerato facile perchè la maggior parte delle rapide è classificata di classe 1 e 2, solo qualcuna di grado 3. Nel periodo delle piogge però, quando i fiumi hanno una maggior portata d’acqua, si può arrivare al grado 4.

Surfing

Esperienze

Ecco alcune delle esperienze uniche ed emozionanti che potresti vivere in questa destinazione:

Pic nic nella foresta: pranzare all’ombra di giganteschi alberi, col il sottofondo della foresta e delle cascate è un’emozione unica.

 

Bagno sotto le cascate: un tuffo dopo una passeggiata non si può negare a nessuno, e poi una doccia sotto una cascata.

 

Visita di Komodo per vedere i “draghi”: il Parco Nazionale di Komodo è patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e, oltre a proteggere i draghi indonesiani, tutela altre specie rare, come gli squali balena, le mante giganti e i pesci luna.

 

Yoga e meditazione: sembra che Bali ospiti i migliori centri e offra la possibilità di praticare differenti tipi di yoga per qualsiasi livello di esperienza.

 

Dormire nella giungla: è un’esperienza davvero emozionante e si può fare in alloggi di qualunque tipo e livello, da capanne a hotel super lusso. Da non perdere.

 

Giocare (ma non troppo) con le scimmie: la foresta delle scimmie di Ubud, è una riserva naturale in cui i visitatori possono osservare a distanza ravvicinata le loro attività quotidiane, come l’accoppiamento, il combattimento e la cura dei loro piccoli e addirittura possono persino sedersi accanto alle scimmie lungo i sentieri del parco.

 

Altalena nella giungla: è una delle attrazioni più istagrammabili di Bali. Ce ne sono diverse, in una verrai addirittura imbragato perché molto alta. Divertente e fantastica per godersi il panorama sulla giungla e sulle risaie.

 

Mongolfiera: un punto di vista unico su un paesaggio mozzafiato

 

Salita sul vulcano all’alba: vedere l’alba o il tramonto dalla cima di un vulcano, con i colori e la vista che le isole indonesiane offrono è assolutamente da non perdere.

 

Massaggio balinese: un po’ di relax è quello che ci vuole dopo una intensa giornata di sport e cosa c’è di meglio di farselo fare da chi li ha praticamente inventati?

Giungla

Cosa vedere

L’Indonesia è costellata da isole e regioni, una più bella dell’altra e ognuna con le sue peculiarità. Ecco quelle da non perdere:

Bali: quest’isola è conosciuta per le spiagge, i break per il surf, i siti di immersione e resort di ogni sorta, ma è l’essenza di Bali che ne fa qualcosa di più.

 

Lombok: è un’isola con spiagge deserte e una campagna tranquilla, dominata dallo spettacolare vulcano del Monte Rinjani. Non è ancora invasa dai turisti, anzi, in alcuni luoghi c’è una certa indifferenza nei loro confronti. L’unico inconveniente è una situazione socio-politica non semplice.

 

Sumatra: è una meta tropicale, con giganteschi fiumi, fitte foreste pluviali, mangrovie, la giungla nell’entroterra, fiori dai colori brillanti e una fauna insolita. Vale la pena raggiungerla per un’escursione in barca.

 

Java: caratterizzata da meraviglie architettoniche come Borobudur e Prambanan lasciate dagli imperi indo-buddhisti. Le culture successive hanno inglobato le testimonianze delle civiltà precedenti, facendo di Java un centro culturale di diverse tradizioni storiche e religiose.

 

Flores: qui puoi nuotare in laghi e cascate incontaminate, immergerti in uno dei 50 spettacolari siti di immersione, andare in kayak tra coste scoscese e coste di mangrovie, esplorare grotte misteriose ed essere accolto calorosamente dalla gente dell’isola nei loro rituali, balli e vita quotidiana.

 

Molucche: hai presente la famosa esclamazione di braccio di Ferro “Per le saracche delle Molucche”? Ecco, sono proprio loro, le isole Molucche.

Sono famose, tra le altre cose, per la produzione di spezie.

 

Giacarta (o Jakarta): è la capitale, situata nella parte nord-occidentale di Giava. Tradizionalmente viene suddivisa in quartiere arabo, cinese, malese e olandese. Un giro della capitale può iniziare dal porto, di mattina, con il variopinto Pasar Ikan, il mercato del pesce, per poi continuare con la città vecchia di Batavia, con le sue strade e case d’epoca, la chiesa di Gereja Sion e i numerosi musei. Nel Mercato Jalan Surabaya si possono trovare spade samurai, oggetti artigianali e ogni tipo di souvenir.

Java

Cosa mangiare

La cucina indonesiana è molto caratterizzata da molte cucine regionali, basate sulle culture indigene e sulle influenze straniere. Ecco alcuni dei piatti che ti suggerisco di provare zona per zona in Indonesia.

 

Il Gudeg a Yogyakarta

Si tratta di un piatto preparato con giaco poco maturo, detto gori fatto bollire con zucchero di palma e latte di cocco per diverse ore, erbe tradizionali e talvolta con uova e pollo. Ad accompagnare questi ingredienti, il riso e pelle di mucca resa morbida dalla cottura. Il Gudeg ha un sapore dolciastro, a volte reso piccante dalle salse.

 

La Lumpia di Semarang

È un involtino di gamberi e germogli di bambù, ripieno di gamberetti essiccati, germogli di bambù, pollo o scampi. L’involtino può essere fritto, ed è servito con salsa composta da zucchero di cocco, gamberetti, peperoncino, acqua, pepe bianco, porro e amido di tapioca.

 

Il timbel di Bandung

È un piatto cucinato con pollo fritto o arrosto, tempeh, tofu fritto e una fetta di pesce al sale.

 

Il pisang molen è invece un dolce di pasta infarcita di banana e formaggio, mentre l’es cendol è preparato con riso macinato, zucchero di palma e latte di cocco. Da provare anche gli yogurt di Bandung, venduti in due tipologie, uno più liquido e uno più denso.

 

Lo street food di Giacarta

Nella vivacissima capitale Giacarta, si trovano bancarelle che vendono cibo praticamente per ogni pasto della giornata in ogni angolo. Si può acquistare un semplice tofu fritto ma anche il tradizionale Gudeg o il Soto, una sorta di zuppa di verdure, con pollo oppure montone o maiale con riso. Il soto può essere ayam, con il pollo, o kambing, con il montone. Il soto tipico di Jakarta è il Soto Betawi, ma ne esistono di diverse tipologie in base alle diverse regioni.

Alle bancarelle locali consigliamo anche di acquistare il famoso satay, pezzettini di carne di pollo, maiale, manzo, agnello o capra (a volte persino pesce), infilzati in spiedini di bambù che vengono grigliati e poi serviti accompagnati da condimenti speziati. Si possono inoltre trovare il tradizionale Nasi goreng o il Nasi Rawon, riso accompagnato da una zuppa di manzo con noci kluwak.

 

Il Tintuan di Manado

La cucina di Manado si caratterizza per l’utilizzo di erbe saporite e piatti piuttosto speziati. Cucinano ad esempio un porridge, detto Tintuan, piatto vegetariano, spesso servito a colazione. Il Tintuan è un porridge che viene servito a colazione. Viene preparato con riso e verdure, tra cui zucca, patata dolce, manioca, spinaci, mais e altri ortaggi, saporiti con aglio, erba cipollina, zenzero, sale e alloro. Può essere accompagnato da pesce al sale o noodles.

 

Il Lontong Sayur di Medan

Non si può passare da Medan senza assaggiare il Lontong Sayur Medan, un piatto da consumare indifferentemente a colazione, pranzo o cena. Si compone di una zuppa di verdure con latte di cocco, tofu, tempe, riso al vapore in foglie di banana, uova sode, sambal, rendang e contorni a scelta.

 

Le specialità di Makassar

Tra i piatti da assaggiare in questa città c’è la zuppa Konro, una minestra speziata contenente carne di manzo e brodo scuro, arricchita da spezie saporite, tra cui coriandolo keluwal, noce moscata, cannella, tamarindo, chiodi di garofano, foglie di alloro e altre spezie. La zuppa viene servita con riso al vapore, oppure tortini di riso.

Un altro piatto tipico della città è il Coto Makassar, variante del soto indonesiano e composto da carne di manzo e varie interiora di animale, accompagnato frequentemente da tortine di riso.

 

Il Coto Makassar è un piatto a base di carne e varie interiora di animale.

Si possono assaggiare anche ottimi piatti di pesce e frutti di mare, pescati freschi dall’oceano.

 

Il Lapis Legit è la torta tradizionale indonesiana.

Il Lapis Legit è una torta tipica a base di uova, spezie e burro.

La torta è composta da molte uova, spezie indonesiane, abbondante burro, meglio se olandese. Ciascuno strato viene cotto singolarmente e poi sovrapposto, fino ad arrivare anche a 18 strati uni sopra l’altro.

 

Il Satay è un piatto molto popolare in Indonesia. Le diverse culture ed etnie dell’arcipelago hanno elaborato la propria versione del satay, che variano per spezie usate, salse e persino per il metodo di preparazione dello spiedino.

Si tratta di bocconcini di carne marinata infilati su spiedini di bambù, che vengono cotti su fuoco alimentato a carbone e poi conditi con salse saporite.

In Indonesia esistono moltissime varianti del Satay.

 

Il Sate lilit è una specialità di Bali, è preparato con diversi tipi di carni, tra cui pollo, maiale, pesce o persino tartaruga. A questi si aggiungono pezzi di cocco, succo di lime, latte di cocco e scalogno. Il tutto, tritato, viene avvolto intorno allo spiedino e grigliato sul fuoco.

Cucina

Quando andare

Qual è il periodo migliore per visitare l’Indonesia?

 

Il clima cambia da equatoriale e sub-equatoriale nella parte centro-settentrionale, a clima tropicale nelle isole dell’estremo sud.
Nella gran parte delle isole quindi il clima è di tipo equatoriale con temperature alte tutto l’anno, un’umidità particolarmente intensa e costante e piogge abbondanti durante tutte le stagioni.

Le stagioni in realtà non sono così definite, piuttosto ci sono mesi più o meno meno piovosi, quelli più asciutti vanno da maggio a settembre.

Nelle zone montuose, pressoché vulcaniche, le piogge raddoppiano di intensità e quantità, qui la stagione umida è presente praticamente tutto l’anno e non lascia spazio a grandi tregue.

 

Nella zona più a sud, quella più frequentata dal turismo, come Jakacarta, Bali e nelle isole vicine all’Australia, si possono distinguere due stagioni, una più umida da novembre a maggio con forti piogge e una stagione relativamente secca e meno piovosa da giugno a ottobre. Le precipitazioni si riducono di molto soprattutto nelle isole più vicine all’Australia.

 

Posso concludere dicendo che il periodo migliore per un viaggio in Indonesia è tra maggio e ottobre, meglio ancora tra luglio ed agosto.

Cosa mettere in valigia

Naturalmente cosa mettere in valigia dipende da quali attività farai e, soprattutto, dal periodo in cui andrai.

Di seguito solo qualche indicazione su cosa non deve assolutamente mancare.

Si consiglia in generale un abbigliamento pratico, sportivo e informale.

In questo Paese di clima temperato l’abbigliamento principale è leggero, estivo.

Portati un giubbino per la sera, un impermeabile e/o un ombrello.

Non dimenticare costume e creme solari!!

Informazioni pratiche

Continente: Asia

Capitale: Giacarta

Lingua: indonesiano, inglese, olandese, giavanese

Moneta: IDR – Rupia indonesiana. Si hanno meno difficoltà viaggiando con i dollari (USD) piuttosto che con gli euro

Corrente e prese: 220 Volt/50 Hz

Per informazioni aggiornate e dettagliate visitare www.viaggiaresicuri.it

Consigli

Lasciati trasportare dal clima gioviale e amichevole della popolazione indonesiana

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