In Cile hanno a disposizione una gran varietà degli ingredienti, tra cui carne, pesce, verdure e frutta. I piatti principali sono il lomo, di solito cucinato a lo pobre, che di povero non ha molto, visto il ripieno. È un filetto di manzo con cipolle stufate e sommerso da una montagna di patatine fritte e, non si sa mai che sia troppo leggero, sopra viene adagiato un bell’uovo fritto.
Più leggere e digeribili le empanadas, dei calzoni di pasta, cotti al forno e ripieni. Quelle de Pino non hanno niente da invidiare al lomo per “leggerezza e digeribilità”: cipolla, carne e uova sode. Mancano solo le patatine…
Un altro piatto molto particolare che si mangia solo sull’isola di Chiloè è il curanto: un piatto di frutti di mare, carne di pollo, verdure, patate, una specie di pane, il tutto aggiunto poco per volta su una foglia di curanto, appunto, e cotto sotto terra per circa 4 ore.
In questo Paese si pratica anche la cottura solare. Metodo particolarissimo ma che non ha nulla da invidiare alla cottura tradizionale per la riuscita dei piatti.
Ma il Cile è famosissimo anche per i suoi prodotti enologici. È uno dei produttori di vini tra i migliori al mondo: Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Malbec, Chardonnay, Sauvignon e Cabernet Blanc. Ma è anche famoso per il Pisco, un distillato di vino non invecchiato, che viene consumato anche come aperitivo.
Insomma, non potete perdervi un ottimo piatto di ceviche ammirando il tramonto sul mare all’Isola di Pasqua mentre sorseggiate un Sauvignon.